Capitan tempesta

Capitan tempesta PDF Author: Emilio Salgari
Publisher: eBook Free
ISBN:
Category :
Languages : en
Pages : 549

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Le avventure di una intrepida veneziana contro i turchi.

Il Leone di Damasco

Il Leone di Damasco PDF Author: Emilio Salgari
Publisher: eBook Free
ISBN:
Category :
Languages : en
Pages : 346

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Proseguono le avventure di Capitan Tempesta, la bella e intrepida veneziana, acerrima nemica dei Turchi.

Il Libro di Mio Figlio

Il Libro di Mio Figlio PDF Author: Neera (Anna Zuccari Radius)
Publisher: eBook Free
ISBN:
Category :
Languages : en
Pages : 249

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Esordisce nel 1875 come scrittrice di novelle pubblicate in importanti riviste del tempo - il Pungolo, L'illustrazione italiana, il Marzocco - viaggiando ed entrando in contatto con Verga e Capuana, esponenti della corrente letteraria del Verismo, alla quale ella stessa aderì. Nel 1890 fu tra i fondatori della rivista Vita intima, che tuttavia cessò le pubblicazioni l'anno dopo. Negli ultimi anni Neera fu probabilmente colpita da un tumore che le impedì di scrivere - ma riuscì a dettare le sue memorie, Una giovinezza del secolo XIX, pubblicate postume nel 1919 - e la condusse alla morte nel 1918. Scrittrice prolifica e di successo, il tema dominante della sua narrativa è l’analisi della condizione femminile – della quale ella accetta il ruolo socialmente subordinato – limitandosi a rivendicare le ragioni del cuore e della sensibilità femminile a fronte della mediocrità della realtà quotidiana nella quale le protagoniste dei suoi romanzi finiscono per ripiegare. Fonte Wikipedia

How Peripheral is the Periphery? Translating Portugal Back and Forth

How Peripheral is the Periphery? Translating Portugal Back and Forth PDF Author: João Ferreira Duarte
Publisher: Cambridge Scholars Publishing
ISBN: 1443883042
Category : Language Arts & Disciplines
Languages : en
Pages : 345

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This volume is a result of the need to reflect upon Portugal’s position from the viewpoint of the literary assets imported and exported through translation. It brings together a number of scholars working in the field of Translation Studies directly concerned with the Portuguese cultural system in order to analyse this question from various theoretical perspectives and from case studies of translation flows and movements in Portuguese culture. By Translating Portugal Back and Forth, the articles discuss issues such as: how can one draw the borderline between a peripheral and a semi-peripheral system? Is this borderline useful or necessary? How peripheral is the Portuguese cultural system as far as translation transfers are concerned? How stable or pacific has this positioning been? Does the economic and historical perception of Portugal as peripheral entail that, from the viewpoint of translation, it would behave similarly? By addressing some of these questions, and as shown by the (second) subtitle – Essays in Honour of João Ferreira Duarte –, the volume pays homage to one of the most prominent Translation Studies scholars in Portugal, who has extensively reflected on the binary discourse on translation, its metaphors and images.

L’ Impietratrice

L’ Impietratrice PDF Author: Vittorio Imbriani
Publisher: eBook Free
ISBN:
Category :
Languages : en
Pages : 313

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La sterminata erudizione dell’Imbriani, che nei romanzi è usata per sviare sardonicamente la narrazione, in questa “panzana”, tale è definita dall’autore, è usata per avviare invece la possibilità d’un diverso svolgimento storico, d’un’ucronia. Che il duca Valentino dopo la sconfitta in Italia sia morto in Spagna, è storia solo per chi conosce appena le fonti più note. Per chi come Imbriani è a conoscenza di tante rarità librarie, l’ultima parte di vita di Cesare Borgia ha ben altro esito. Che poi questo scorcio di biblioteca imbrianesca che sorregge la tesi storica, “preborgesianamente”, come è stato detto, mescoli edizioni false ma plausibili a edizioni vere ma improbabili, come può il povero lettore, impotente di fronte a tanto sfoggio di cultura, accorgersene? E così citazione dopo citazione libresca Cesare Borgia raggiunge il nuovo mondo e convince per amore la medusa azteca, la bellissima principessa che pietrifica chiunque la fissi negli occhi, Ciaciunena l’impietratrice, a essere strumento della sua vendetta e cambiare il corso storico delle cose italiane. Ma innamoratosi anche lui, l’audacia e la confidenza che anche come amante dimostra lo perde, e viene inavvertitamente pietrificato dalla fanciulla. Che disperata, vuole almeno portare a termine la vendetta dell’uomo che amava, e giunge in Vaticano alla presenza di Giulio II per pietrificare il papa e tutta la sua corte. Ma, com’è come non è, i suoi poteri lapidificatori decadono in questo emisfero e Giulio II scampa alla pietrificazione quanto al corpo; «quanto al cuore dell’augusto vegliardo, già da prima e da un pezzo era di sasso, di macigno, di scoglio», come lapidariamente – è il caso di dire – soggiunge l’explicit di questa serissima panzana. Neppure nel gioco letterario l’acre pessimismo d’Imbriani che colora di tragico il cinico e il beffardo della sua intuizione del mondo si placa. Né la storia d’Italia sa mutarsi in meglio e far pendere le sorti in favore della santa ambizione di Cesare Borgia d’unificarla. Sicché questa panzana che così bizzarramente illustra il suo pessimismo scava ben a fondo nelle scelte politiche d’Imbriani mettendo in luce e mostrando una delle convinzioni e degli atteggiamenti che infondono il suo spirito reazionario. (Fonte Wikipedia)

La serva padrona: a comic opera ... as represented ... 1794 ... The music by Sig. Paesiello, etc. [Libretto only, by G. A. Federico.]

La serva padrona: a comic opera ... as represented ... 1794 ... The music by Sig. Paesiello, etc. [Libretto only, by G. A. Federico.] PDF Author: Gennaro Antonio FEDERICO
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Languages : en
Pages : 26

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Il Beato Macario

Il Beato Macario PDF Author: Pierangelo Baratono
Publisher: eBook Free
ISBN:
Category :
Languages : en
Pages : 242

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Al tempo dei tempi, quando ogni cosa era di bronzo — e, anche, i cuori e le facce degli uo-mini — scivolò all'onor del mondo un pargoletto, destinato dalla benigna sorte a mostrare esempio di rare virtù. Sin dai primi vagiti, difatti, l'eccelso personaggio, che doveva poi, col nome di Macario, vivere e morire diffondendo intorno a sé un acuto odore di santità, volle appalesare con chiari segni la propria missione opponendo un fiero corruccio agli osceni allettamenti dei sensi e rifiutando il latteo alimento sol perché offertogli in una coppa di carne nuda da una poco timorata nutrice. Con irati gesti e mugolii disapprovatori egli respinse, dunque, ben tre volte la coppa: e, forse, avrebbe prematuramente rinunciato a un'esistenza, che si rivelava piena di tentazioni peccaminose e di scandali, se la materna sollecitudine non si fosse affrettata a licenziar sui due piedi la proprietaria di un calice così dolce al tatto e così amaro per l'anima, e a comprare un biberone, che porgesse so-stegno e cibo alle ancor deboli forze del bimbo.

La Città dell'Oro

La Città dell'Oro PDF Author: Emilio Salgari
Publisher: eBook Free
ISBN:
Category :
Languages : en
Pages : 239

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Una esotica avventura

La Carità del Prossimo

La Carità del Prossimo PDF Author: Vittorio Bersezio
Publisher: eBook Free
ISBN:
Category :
Languages : en
Pages : 452

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Avviato agli studi di giurisprudenza dal padre – Carlo Bersezio, un giudice di tendenze liberali – frequenta fin da adolescente i circoli letterari della capitale sabauda. Esordisce quattordicenne con un primo lavoro teatrale, Le male lingue, che conoscerà successivamente una discreta fortuna sotto il nuovo titolo Una bolla di sapone (Milano 1876). Il suo vero esordio teatrale avviene al Carignano di Torino nella stagione 1852/1853 con i drammi Pietro Micca e Romolo in cui gli ideali patriottici venivano adattati ai canoni classici dell'arte drammatica. Quasi come una sorta di basso continuo la sua opera (per il resto fortemente debitrice a influenze d’oltralpe, da Dumas a Hugo, Balzac, Sue) è percorsa da una vena umoristica e satirica. Assumendo nel 1854 la direzione del Fischietto, uno dei più importanti periodici satirici d’Italia, riscuote un'ampia notorietà. Il capolavoro riconosciuto di Bersezio è la commedia piccolo-borghese Le miserie di Monsù Travet (rappresentata a Torino al Teatro Alfieri il 4 aprile 1863 dalla compagnia di Giovanni Toselli) che ebbe a suo tempo gli elogi di Manzoni, mentre il nome del suo protagonista Travet o Travetti venne accolto nel Dizionario di Petrocchi come sinonimo di «piccolo burocrate», «impiegatuccio» ed era ancora ampiamente usato fino agli anni settanta del XX secolo. (Fonte Wikipedia)

Il Sotteraneo della Morte

Il Sotteraneo della Morte PDF Author: Emilio Salgari
Publisher: eBook Free
ISBN:
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Languages : en
Pages : 306

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La vicenda si svolge in Cina dal giugno 1900, periodo in cui è in atto la Rivolta dei boxer. 1. Le rovine di Khang-hi. Il mandarino Ping-Ciao e il manciù Sum, ufficiale della guardia imperiale, si recano alle rovine di Khang-hi, dove si svolgerà una riunione del Giglio azzurro, società segreta che appoggia il movimento dei boxer, che vogliono distruggere gli occidentali e scacciare dalla Cina cristiani ed europei. Ping-Ciao odia in particolare un prete, il missionario padre Giorgio, che accusa di avere convertito al cattolicesimo suo figlio Wang. 2. Il capo del Giglio azzurro. Alla riunione assiste anche il quindicenne Sheng, guardiano delle rovine. Egli però è anche al servizio del diciottenne Enrico Muscardo, figlio dell'imprenditore ed ex bersagliere Roberto, fratello di padre Giorgio, in Cina per affari al seguito del missionario. Sheng corre ad avvertire Enrico che un imminente pericolo minaccia lui e la sua famiglia. 3. Il missionario. Sheng ed Enrico giungono a Ming, piccolo villaggio roccaforte del cattolicesimo, ed avvertono del pericolo anche padre Giorgio. Roberto è fuori dal villaggio: si è recato a radunare alcuni operai. 4. La strage. Un numeroso gruppo di boxer, composto da cinesi feroci ma malvestiti e male armati, comandato da Ping-Ciao, che vuole catturare vivo padre Giorgio per torturarlo, fa irruzione nel villaggio, uccide molti abitanti e mette a fuoco le case. Padre Giorgio, Enrico, Sheng e pochi cinesi riescono a resistere barricati finché odono il ritorno di Roberto. 5. Il mandarino prigioniero. Roberto torna con alcuni operai italiani e un gruppo di cinesi: sono ben armati e riescono a mettere in fuga i boxer. Catturano casualmente Ping-Ciao, che prima di essere riconosciuto finge di essere a sua volta vittima dei boxer. Padre Giorgio, però, in nome degli insegnamenti del cristianesimo, decide di perdonarlo e lasciarlo libero. 6. L'agguato. Gli scampati alla strage fuggono dal villaggio per raggiungere il Canale Imperiale, sul quale intendono fuggire a bordo di alcune giunche. I boxer tendono loro un agguato, ma Roberto, forte della sua esperienza di bersagliere, organizza brillantemente la resistenza e giungono infine ad un fiume. 7. Il traditore. Prima che riescano a salire sulle barche sono ancora assaliti dai boxer, che uccidono tutti i cinesi del gruppo. Con gli occidentali resta il solo Sheng, a bordo di una sola barca. Fanno una sosta presso una casa abbandonata per procurarsi cibo (qui liberano un pazzo tenuto in una gabbia secondo l'uso cinese), poi si fermano per la notte sull'isolotto di un pescatore, che dapprima è diffidente, poi offre loro ospitalità. 8. Il fiume di fuoco. Ma il pescatore li tradisce: di notte, avverte i boxer, che, guidati ancora da Ping-Ciao, cercano di catturare i fuggitivi appiccando il fuoco alla vegetazione alle rive del fiume. Roberto Muscardo si avvede in tempo del pericolo, e riprendono la fuga riuscendo finalmente a raggiungere la giunca con la quale sperano di continuare la fuga con più tranquillità. 9. Sul Canale Imperiale. Con la giunca di Men-li, vecchio cinese convertito, cominciano a navigare verso Tientsin, dove sperano di trovare le truppe occidentali venute a combattere i boxer che stringono d'assedio a Pechino, senza che l'imperatrice riesca a contrastarli, le legazioni straniere. Lungo il Canale Imperiale incontrano barche messe a guardia da Ping-Ciao; Men-li finge di essere anch'egli al servizio del mandarino e inganna le guardie, ma poco dopo sentono approssimarsi altre barche dei boxer e non hanno altra scelta che affondare la giunca e rifugiarsi in una palude vicina. 10. La laguna della morte. Attraversano una putrida palude, detta "della morte" per le cattive esalazioni delle acque, e trovano riparo in un tempio buddistaabbandonato. Poco dopo sentono in lontananza i latrati del cane di Men-li, che il vecchio aveva abbandonato sulla giunca per non avere intralci nella fuga, e temono che li abbia seguiti aiutando i boxer a trovarli. 11. Il cane del pescatore. E infatti è proprio così: i boxer, sempre comandati da Ping-Ciao e da Sum, che odia gli europei perché uno di essi ha ucciso suo fratello, si sono fatti guidare dal cane, che poi hanno ucciso, e si apprestano ad assaltare il tempio. 12. La vittoria dei banditi. I boxer irrompono nel tempio e, nonostante la strenua difesa degli assediati, hanno la meglio: tutti rimangono uccisi, tranne Sheng, Enrico, Roberto e padre Giorgio, che Ping-Ciao fa catturare vivi per poterli torturare. 13. Il campo di Palikao. I prigionieri vengono condotti a Palikao, nel settentrione, ove si trova un grande campo di boxer. Sono chiusi in gabbie, tranne Roberto, che viene imprigionato in un pesante asse di legno detto kangue che gli stringe testa e polsi. Durante il cammino possono vedere Pechino in fiamme, in preda alla rivolta dei boxer. A Palikao, vengono condotti nel cosiddetto "campo della giustizia", in cui i cristiani vengono sottoposti ad orribili torture. 14. Il supplizio di pettini. Padre Giorgio è condannato al "supplizio di pettini" (che consiste nel far ondeggiare con una fune il condannato tra due file di denti aguzzi), ma prima che il supplizio cominci Ping-Ciao lo ferma. Egli vuole sapere dove si trova il figlio Wang, che non vede da quando si è convertito: gli dicono che è a Pechino (in realtà da due anni padre Giorgio non ha sue notizie), e Ping-Ciao decide che condurrà padre Giorgio a Pechino per cercare Wang. Gli altri resteranno al campo, dove, però, operano segretamente delle società, (la Croce gialla e la Croce di Pei-ho), che si occupano di mettere in fuga i cristiani prigionieri o di attenuare le loro sofferenze. 15. La fuga. Padre Giorgio parte con Ping-Ciao per Pechino. Gli altri riescono a liberarsi grazie al capo della Croce gialla che dà loro coltelli e intontisce le guardie con l'oppio. Poi vengono liberati anche dodici cinesi cristiani condannati a morire di fame. Ottenuti cavalli e abiti, si dirigono verso Pechino: fingono di essere boxer che hanno catturato dei cristiani, e riescono ad entrare in città, sconvolta dalla rivolta. 16. Gli orrori di Pechino. A Pechino prendono possesso di una ricca casa abbandonata, poi il giorno successivo si mettono in contatto con il gruppo locale dellaCroce gialla, il cui capo propone di far rientrare Wang dalla Mongolia, dove sa che è rifugiato, e di intraprendere qualche iniziativa nei quattro o cinque giorni che saranno necessari per il suo arrivo. Roberto ed Enrico hanno modo di vedere come Pechino, e in particolare le legazioni straniere, sono messe in pericolo dalla rivolta. 17. La caccia al mandarino. Approfittando del fatto che Ping-Ciao e Sum, in quanto contemporaneamente rappresentanti imperiali e alleati dei boxer, girano per la città, si decide di tendere loro un agguato nella casa di Ping-Ciao nella zona chiamata "mongola" di Pechino, destinata a stranieri e cinesi normali (mentre padre Giorgio è prigioniero nell'inespugnabile zona imperiale, detta città "tartara"): Sum viene catturato, ma Ping-Ciao riesce a fuggire. 18. La confessione di Sum. Sum, minacciato di morte, rivela che padre Giorgio è prigioniero in un sotterraneo della casa di Ping-Ciao, e che il giorno dopo le porte della città tartara saranno aperte, perché l'imperatrice è stata destituita dall'usurpatore Tuan, che riceverà i capi dei rivoltosi boxer per accordarsi con loro. Il capo della Croce gialla costringe Sum a firmare un lasciapassare, col quale Roberto, Enrico e quelli della setta entreranno nella città tartara per cercare di liberare padre Giorgio. 19. La prigione nera. Roberto, Enrico (sotto vesti cinesi) e gli affiliati della Croce gialla entrano nella città tartara e trovano la casa di Ping-Ciao, vi sono solo servi perché il padrone è impegnato nelle riunioni con i capi boxer. Fanno irruzione e costringono i servi a rivelare dove è nascosto padre Giorgio: egli si trova in un "carcere nero", un pozzo mezzo pieno di immondizie dove i condannati vengono calati e quasi lasciati morire di fame. Riescono a tirare fuori padre Giorgio ma è troppo tardi: appena estratto, il missionario, provato dalla fame e dalla prigionia, muore. In quel momento si ode giungere la guardia imperiale. 20. Rinchiusi nel sotterraneo. Ping-Ciao, avvertito della cattura di Sum, è accorso alla sua casa per accertarsi delle sorti del missionario: lo trova morto tra le braccia del fratello. Roberto, Enrico e gli affiliati della Croce gialla rimangono intrappolati nel sotterraneo dove si trovava il pozzo prigione di padre Giorgio: Ping-Ciao, che ormai dispera di riuscire a sapere dove si trova il figlio Wang, decide di eliminarli facendoli annegare. 21. La vendetta del gigante. Gli imprigionati tentano una disperata sortita, ma sono catturati. Il capo della Croce gialla, un uomo di statura gigantesca, riesce a nascondersi, esce all'improvviso, ferisce mortalmente Ping-Ciao e fugge. Gli altri stanno per essere fucilati, ma in quel momento giunge Wang: Ping-Ciao gli chiede perdono per avere ucciso padre Giorgio, ordina che Roberto, Enrico e gli altri non vengano fucilati, poi muore. Epilogo. Wang riesce a portare in salvo Roberto ed Enrico, evitando che finiscano vittime della rivolta che ancora impazza, così i due, con Sheng che li ha sempre seguiti fedelmente, possono imbarcarsi su una delle navi italiane giunte con le truppe occidentali per cercare di soffocare la rivolta dei boxer. (Fonte Wikipedia)